Trapani e dintorni

Cenni storici

I Greci la chiamarono Drepanon, falce, i Romani Drepanum; le origini elimo-puniche la vedono sorgere come porto di Erice e villaggio di pescatori. Amilcare Barca verso il 260 a.C. vi costruì il castello di terra e quello di mare, primi punti di forza del sistema difensivo. Trapani che nei secoli ha legato la sua storia e l’economia al mare, per la felice posizione del porto che favoriva i commerci con l’Africa, assunse particolare importanza sotto gli Arabi ai quali si deve la matrice del più antico tessuto urbano. Giacomo d’Aragona nel 1286 la ampliò e Carlo V nel 1535, fermatosi a Trapani di ritorno da Tunisi, dispose il prolungamento delle mura verso ovest. È la XIV tra le 27 città decorate con Medaglia d'oro come Benemerita del Risorgimento nazionale e ha dato i natali a personaggi illustri tra cui Leonardo Ximenes, astronomo ed ingegnere, e Nunzio Nasi, ministro delle poste e della pubblica istruzione nel governo Giolitti.

Il paesaggio di Trapani stupisce per la straordinaria bellezza. La configurazione della città a doppia falce che si protende nel mare quasi a dividere il Tirreno dal Mediterraneo, riconduce al suo nome antico Drepanon, nata dal mito quando Cerere, dea delle messi, alla disperata ricerca della figlia Proserpina rapita perse, proprio qui, la falce che recava in mano. Il vero spettacolo sono le isole Egadi e le saline che fanno da scenario sul mare di sud-ovest la mattina al sorgere del sole e al tramonto, offrendo suggestioni e colori emozionanti specialmente in estate. Proprio in questo spazio di mare vicino all’isola di Favignana vi fu la battaglia navale del 241 a.C. tra Romani e Cartaginesi che segnò la fine del dominio di Cartagine. Il paesaggio urbano è stato valorizzato in questi ultimi anni con interventi che hanno restituito alla città il prestigio della sua nobile storia con il suo porto mercantile, quello turistico, il recupero delle mura di nord con il porticciolo di Ossuna e del bastione dell’Impossibile davanti il porto. A sud del porto si estende la Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, con vasche per la coltivazione del sale. Sito di Interesse Comunitario (SIC) costituisce una delle più importanti aree umide costiere della Sicilia occidentale per le sue valenze biologiche, legate agli aspetti faunistici e floristico-vegetazionali, ed è inserito come ZPS (Zona a protezione speciale per gli uccelli) in quanto area di sosta sulla rotta delle migrazioni verso l'Africa e viceversa. All’interno della Riserva il sale marino viene ottenuto secondo il metodo della coltivazione, lasciando evaporare l'acqua del mare, immessa in grandi vasche salanti nel periodo invernale: gli elementi essenziali sono l'acqua marina, il sole e il vento. La produzione avviene durante il periodo estivo, in particolare nei mesi di luglio, agosto e settembre e a seconda delle condizioni climatiche si possono effettuare anche tre raccolti.

Per approfondimenti:

In giro per il centro storico di Trapani: luoghi da visitare

Per scoprire Trapani occorre cominciare dal mare, in particolare dal porto, dove, lungo le bianche banchine, è possibile sostare seduti a guardare le navi che entrano ed escono dal porto. I traghetti, i pescherecci, gli yacht e le lussuose barche a vela, respirando l’odore salmastro del vento lasciandosi carezzare dal rumore delle onde. La città vecchia si estende tra il porto e il litorale di levante, generosa di bellezze d’arte e architettura che si avvicendano, una dopo l’altra, senza sosta davanti agli occhi del visitatore.

La singolare palazzina chiamata Casina delle Palme, che si affaccia proprio sul porto, esibisce un gradevole stile Liberty, ingentilito dalle palme e dal giardino su cui si affaccia un piccolo palcoscenico, spesso usato nella stagione estiva per spettacoli e rappresentazioni. La centrale via Torrearsa ricca di monumenti ed edifici di valore storico: la solenne Fontana di Saturno, dominata da una pregevole statua seicentesca, la trecentesca Chiesa di Sant’Agostino,  con la raffinata grazia del rosone ad archetti incrociati, oggi sede del Museo Diocesano;  Palazzo Cavarretta, il Palazzo Senatorio sede del Comune fino alla metà del secolo scorso e ancora oggi utilizzato per le sedute consiliari, che sfoggia un magnifico prospetto barocco sovrastato dalle statue della Madonna di Trapani, di S. Giovanni e di S. Alberto.

In fondo alla strada, proseguendo in direzione nord, la piazza del Mercato del pesce, dove al centro svetta, pacifica e sensuale, la bella statua in ghisa di Venere. Dopo via Torrearsa, merita la stessa attenzione anche quella che un tempo era chiamata la Rua Grande, oggi Corso Vittorio Emanuele, ricco di facciate barocche come quelle della Chiesa del Collegio dei Gesuiti e della Cattedrale di San Lorenzo, oltre ché dei numerosi ed eleganti palazzi nobiliari che vi si affacciano,

Infine, la via Garibaldi, una volta Rua Nuova, completa questo trittico di grande valore storico e sociale per la città di Trapani. Qui si trovano esempi magnifici di Barocco laico e religioso, come il raffinato Palazzo Riccio di San Gioacchino e l’incantevole Chiesa di S. M. del Soccorso.

Il viaggio alla scoperta di Trapani prosegue all’interno della città vecchia, un dedalo di viuzze strette dall’inconfondibile sapore arabeggiante.

Qui può accadere di imbattersi nel antico quartiere ebraico, dove svetta il Palazzo della Giudecca, o nella mitica Chiesa del Purgatorio, che al suo interno conserva gli importantissimi Misteri di Trapani, gruppi scultorei settecenteschi in tela e colla che ogni anno, a Pasqua, con grande devozione da parte della popolazione locale, vengono portati in processione per commemorare le fasi più significative della passione di Cristo.

In fondo al Corso Vittorio Emanuele sorge il quartiere di San Francesco, anticamente (e in parte ancora oggi) densamente popolato dalle famiglie di pescatori e marinai. Una stretta lingua di terra lambita dai “due mari”, la punta estrema della città, dominata dai venti e dalla seicentesca Torre di Ligny, eretta dagli spagnoli contro le frequenti incursioni dei pirati turchi, oggi sede di un interessante Museo del mare.

Sull’istimo ”gemello”, orientato a sud, sorge l’altro simbolo della città, esempio di architettura militare, la fortezza della Colombaia. Edificata su un isolotto a pochi colpi di remi dalla costa, il castello si erge su uno specchio d’acqua in cui all’imbrunire si riflettono i colori del tramonto e funge da riparo “naturale” per il piccolo e caratteristico porto peschereccio.

In giro per la Sicilia occidentale: mete da scoprire

Erice è famosa in tutto il mondo per il suo borgo incantevole, i paesaggi mozzafiato, i dolci e le ceramiche tipiche ed il Centro di ricerca scientifica "Ettore Maiorana". Erice fu un tempo anche la capitale religiosa del leggendario popolo Elimo.

Secondo Tucidide, fu fondata dagli esuli troiani, che fuggendo nel Mar Mediterraneo avrebbero trovato il posto ideale per insediarvisi; sempre secondo la leggenda, i Troiani avrebbero poi dato vita al popolo degli Elimi. Virgilio la cita nell'Eneide, con Enea che la tocca due volte: la prima per la morte del padre Anchise, un anno dopo per i giochi in suo onore. Virgilio nel canto V racconta che in un'epoca ancora più remota vi campeggia Ercole stesso nella famosa lotta col gigante Erice, precisamente nel luogo dove poi si sfidarono al cesto il giovane e presuntuoso Darete e l'anziano Entello. In antico, insieme a Segesta, che parrebbe di fondazione coeva, era la città più importante degli Elimi, in particolare era il centro in cui si celebravano i riti religiosi. Durante la prima guerra punica, il generale cartaginese Amilcare ne dispose la fortificazione, e di qui difese Lilibeo. In seguito trasferì parte degli ericini per la fondazione di Drepanon, l'odierna Trapani. I Romani vi veneravano la "Venere Ericina", la prima dea della mitologia romana a somiglianza della greca Afrodite. Dal 1963 è sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, dedicato agli studi scientifici, istituito per iniziativa del professor Antonino Zichichi.

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Nel cuore di Trapani, al centro del Mediterraneo

Sbarcare a Trapani, scegliendo nostra marina, consente di beneficiare di tutti i servizi presenti all’interno del centro storico di Trapani. In pochi minuti a piedi si raggiungono i princincipali ristoranti e negozzi, i momunenti della città vecchia, le spiagge. Trapani è inoltre la base di passaggio ideale per raggiungere le principali località del mediterraneo occidentale: San Vito lo Capo e le isole Egadi, Pantelleria, le coste nord-africane, Malta, etc.

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Radio: VHF 74
GPS: 38°0',53 N – 12°29',58 E